Descrizione
Amai la sapienza più della salute e della bellezza Centro raccolto della vasta frazione di Caprioli, la Cappella, datata intorno al 1715 e sorta sulle rovine di una cappella più antica, è dedicata al culto di Santa Caterina d’Alessandria, molto diffuso in Europa. Il culto della Santa, di origini orientali, e la distribuzione delle case, isolate o in piccoli nuclei, denotano l’organizzazione religiosa e amministrativa tipica dei monaci basiliani che di certo hanno vissuto questa zona, portando innovazioni di ogni genere, fino a riorganizzare l’intero sistema produttivo di molte aree del Cilento. Troviamo un accenno dell’esistenza della chiesa “Obedientiae Sancte Caterinae” in località Pantana (attuale frazione di Santa Caterina), in una pergamena del 1033, dove emerge anche la presenza di un piccolo monastero benedettino, non pervenuto. Secondo la tradizione Caterina, giovane cristiana bella e colta e di origini nobili, fu martirizzata nel 305 ad Alessandria d’Egitto, capitale della tradizione sapienziale cristiana. Il suo martirio si colloca all’epoca di Massenzio, o Massimino, che perseguitarono duramente i cristiani. In occasione di una grande celebrazione sacrificale agli dei voluta dall’imperatore, Caterina si rifiutò di aderire. L’imperatore, colpito da tanta fermezza e determinazione, la convocò per farla convincere dai ragionamenti dei suoi filosofi e retori, che però furono confutati dalla sapienza della giovane cristiana. In tal modo ella riuscì a convertirli al cristianesimo e per questo furono arsi vivi. I testi in cui sono raccontate le sue gesta hanno dato vita ad una vastissima iconografia che la ritrae, come nella statua della nostra Cappella, con la corona, il libro della donna sapiente, la ruota e la palma del martirio.
Modalità d'accesso
Piano strada, piccola rampa di scale in entrata
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 27 marzo 2024, 10:23